| 
Forum studenti siciliani sui “trattati di Roma 
del 1957”  
  
testo conclusioni 
 L’Europa del futuro, 
consapevole del suo patrimonio spirituale e morale 
(Preambolo Carta di Nizza), come spazio di libertà e democrazia, opportunità e 
confronto,sviluppo socio-economico ed ecosostenibile, deve continuare il proprio 
cammino nel panorama mondiale ricercando in tutti i suoi Paesi membri la forza 
necessaria e la fiducia indispensabile per raggiungere l’obbiettivo per cui, 
cinquant ’anni or sono,i più grandi uomini politici del Vecchio Continente hanno 
firmato il Trattato di Roma: la pace. 
  Per costruire un’Europa su cui i giovani possano fare affidamento,in cui 
possano credere ed avere fiducia,è necessario concretizzare il processo di 
integrazione politico-istituzionale, attraverso la sottoscrizione della 
Costituzione Europea. 
L’iter di ratifica di tale documento è lungo e ricco di ostacoli e oggi sembra 
inciampato nell’indifferenza e nello scetticismo, per potere dunque rilanciare 
il processo costituzionale risulta indispensabile un referendum sopranazionale 
paneuropeo, espressione diretta e democratica del popolo europeo. Unendo i
No 
critici ed i si federalisti 
SI 
può arrivare all’approvazione di un progetto tanto ambizioso quanto necessario 
che riunisca in sé tutti i patti e trattati vigenti e l’importantissima Carta di 
Nizza. Così l’Unione Europea ,come istituzione governativa, sarebbe 
giuridicamente e politicamente nata. 
Dotata di coesione e forza, l’Europa presenterebbe un unico volto ed attuerebbe 
una politica internazionale unitaria, finalizzata alla ricerca di accordi e 
pacifici confronti, alla prevenzione da  ulteriori conflitti e alla risoluzione 
di quelli in atto, che oggi costituiscono un grave e diffuso problema nello 
scenario mondiale. 
  Un 
made in Europe 
che si affianchi al 
made in 
dei paesi membri, un Euro che riesca a mantenere la propria forza sul mercato ed 
anzi aumentare il proprio valore , tramite una politica economica incentrata su 
di un sistematico sviluppo interno e non su di uno sfruttamento dei Paesi 
esterni del Terzo e Quarto mondo. 
Ma anche un Euro che possa divenire moneta di scambio per le fonti di energia 
rinnovabili ed eco-compatibili, costruendo così un’ Europa verde  , attiva 
portavoce di politiche per la salvaguardia dell’ambiente ed rappresentante 
ideale di quanto riportato nei protocolli di Kyoto, Montreal e non solo. 
  
Se ci sarà nei principali Paesi europei un numero sufficiente di uomini che 
comprenderanno ciò la vittoria sarà nelle loro mani 
ed il condizionale precedentemente adoperato diventerà presente. 
   Oggi è il 
momento in cui bisogna saper gettare via i vecchi fardelli divenuti ingombranti, 
tenersi pronti al nuovo che sopraggiunge così diverso da tutto quello che si è 
immaginato, scartare gli inetti fra i vecchi e suscitare nuove energie tra i 
giovani. Oggi si cercano e si incontrano cominciando a tessere la trama del 
futuro, coloro che hanno scorto i motivi dell’attuale crisi della civiltà 
europea, e che perciò raccolgono l’eredità di tutti i movimenti di elevazione 
dell’umanità naufragati per incomprensione del fine da raggiungere o dei mezzi 
come raggiungerlo. 
La via da 
percorrere non è facile né sicura ma deve essere percorsa e lo sarà. 
Queste le parole fiduciose di Altiero Spinelli riportate nel Manifesto di 
Ventotene, attuali più che mai e che in queste iniziative, nelle scuole e nella 
vita di tutti i giorni devono rivivere e rivivranno. |