Il LEADER è un Programma di Iniziativa
Comunitaria finalizzato a promuovere lo sviluppo integrato, endogeno
e sostenibile delle aree rurali.
Con la Comunicazione del 14 aprile 2000 C139/05 la Commissione
Europea ha adottato gli orientamenti che definiscono gli obiettivi,
il campo di applicazione e le modalità di attuazione dell’iniziativa
di sviluppo rurale LEADER+. Il LEADER + rappresenta la terza edizione
dell’iniziativa comunitaria LEADER. Anche questa nuova edizione
del LEADER si propone di sperimentare soluzioni originali, integrate
e sostenibili ai problemi di sviluppo delle aree rurali che possano
costituire un esempio per le future politiche dell'Unione Europea.
L'Iniziativa, quindi, si pone come il completamento dell’azione
comunitaria per le aree rurali, il cui rilancio viene principalmente
perseguito con i fondi strutturali con i Piani di sviluppo Rurale
e Programmi Operativi Regionali, secondo quanto stabilito dai Regolamenti
1257/99, 1260/99 e 1750/99.
Il LEADER+ promuove l'attuazione di strategie di sviluppo di qualità e
costruite attorno ad uno o più temi prioritari capaci di
rendere maggiormente dinamiche le aree rurali, di creare nuove
occasioni di occupazione e di avere effetti durevoli. L'obiettivo è di
contribuire a generare in ogni territorio rurale dinamiche di sviluppo
endogene e durature, costruite sulla storia e i fattori competitivi
specifici di ogni area. L'Iniziativa perciò si propone di:
a)
favorire l'attuazione di strategie di sviluppo originali e di qualità,
costruite attorno ad uno o più temi prioritari;
b) sostenere la realizzazione di azioni integrate e/o complementari
con gli obiettivi di sviluppo dei programmi strutturali;
c) incentivare l'apertura delle aree rurali verso gli altri paesi
europei ed extraeuropei;
d) promuovere la diffusione di esperienze, conoscenze e know-how;
e) sperimentare soluzioni ai problemi di sviluppo delle aree rurali
che possano costituire un esempio per le future politiche dell'Unione
Europea.
Sulla base degli obiettivi stabiliti, il LEADER+ si articola in
tre assi.
L’Asse I "Sostegno a strategie pilota di sviluppo rurale
a carattere territoriale e integrato fondate sull'azione ascendente
e sul partenariato orizzontale" interviene a favore di tutte
le aree rurali che dimostrano la volontà e la capacità di
concepire ed attuare una strategia pilota di sviluppo integrata
e sostenibile, comprovata dalla presentazione di un piano di sviluppo,
fondata su un partenariato rappresentativo e imperniata su un tema
centrale, caratteristico dell'identità del territorio (punto
14 della Comunicazione). L'Asse 1 si propone di contribuire ad
innescare processi di sviluppo che siano duraturi nel tempo e capaci
di rendere maggiormente competitive le aree rurali.
L’Asse II "Sostegno alla cooperazione fra territori
rurali" promuove la realizzazione di progetti di cooperazione
interterritoriale e transnazionale con l’obiettivo di contribuire
al superamento dei vincoli strutturali dei territori interessati,
altrimenti non superabili, e di apportare un reale valore aggiunto
a quanto già avviato con l’Asse Prioritario I
L’Asse III "Creazione di una rete" è finalizzato
a favorire lo scambio e il trasferimento di esperienze, stimolare
e concretizzare la cooperazione fra i territori, informare e diffondere
insegnamenti in materia di sviluppo rurale.
In linea generale il
LEADER + interviene nelle aree rurali dell'Unione Europea attraverso
la presentazione, per l'asse I e II, di PSL
- Piani di Sviluppo Locale, da realizzare nel periodo 2000-2006
in territori di piccola dimensione, da parte di GAL- Gruppi di
Azione Locale alle Regioni e/o Stato membro di appartenenza;
per l'asse III, di una proposta da parte dello Stato membro alla
Commissione
Europea.
Il Programma Regionale Leader (di seguito PRL) della Regione
Siciliana, per il periodo 2000-2006, è stato approvato dalla
Commissione Europea con decisione C(2002) 249 del 19 febbraio 2002.
Il PRL
della Regione Siciliana, articolato in Sezioni e Misure, definisce
l’ambito di applicazione dell’iniziativa a livello
regionale e contiene tra l’altro:
- l’individuazione
delle aree eleggibili;
- la definizione degli obiettivi e la strategia dell’iniziativa;
- la tipologia delle operazioni ammissibili a livello di Sezione/Misura/Azione
con indicazione dei beneficiari, delle principali categorie di
spesa ammissibili, delle intensità e/o l’importo dell’aiuto
pubblico cofinanziabile;
- la disponibilità finanziaria complessiva per il periodo
di programmazione a livello di Sezione;
- l’individuazione delle autorità responsabili dell’attuazione.
Nel
Complemento di Programmazione (adottato dalla Giunta regionale
con deliberazione n. 207 del 17/07/2003 esternata con D.P.R.S.
n.5 della Segreteria della Giunta regionale del 29/07/2003 sono
specificati gli aspetti attuativi dell’Iniziativa Comunitaria
non definiti con il PRL.
Il Complemento di Programmazione, definendo le procedure di gestione
e le modalità di attuazione, riporta:
- il quadro complessivo
degli indicatori di programma;
- i criteri di valutazione e selezione dei Piani di Sviluppo Locale
(PSL);
- le schede di misura con indicazioni di dettaglio per l’elaborazione
dei progetti;
- il piano finanziario a livello di misura;
- le modalità di attuazione e di realizzazione degli interventi
contenuti nei PSL;
- il piano delle azioni di comunicazione;
- il sistema di monitoraggio;
- le procedure di controllo finanziario |