ANSA)
-
BRUXELLES,
7
MAG
-
La
commissione
Pesca
del
Parlamento
europeo
ha
bloccato
la
proposta
dell'esecutivo
Ue
di
vietare
l'uso
di
tutte
le
reti
da
posta
derivanti
(le
cosiddette
spadare),
anche
quelle
più
piccole,
non
superiori
a
2,5
km,
già
regolamentate
in
Italia
e
utilizzate
per
la
pesca
artigianale.
In
Italia
le
piccole
'spadare'
sono
utilizzate
da
circa
800
imbarcazioni
per
la
pesca
con
ferrettare,
essenzialmente
in
Sicilia
e
Calabria.
Così,
con
un
colpo
di
mano
(sostenuto
dai
deputati
del
Ppe
e
del
gruppo
Ecr
guidato
dai
conservatori
britannici)
nella
commissione
pesca
è
oggi
prevalso
un
emendamento
per
ritirare
il
testo
dell'Esecutivo
Ue,
accompagnandolo
da
una
richiesta
di
parere
alla
commissione
affari
costituzionale
del
Parlamento
sulla
legittimità
di
quell'atto.
I
deputati
non
hanno
quindi
votato,
come
inizialmente
previsto,
la
relazione
dell'eurodeputata
italiana
Renata
Briano
(gruppo
socialisti
e
democratici)
favorevole
invece
a
mantenere
in
vigore
le
spadare
fino
a
2,5
km a
condizione
di
penalizzare
il
loro
utilizzo
illegale.
'La
mia
relazione
- ha
spiegato
all'ANSA
Briano
-
tiene
in
considerazione
le
conclusioni
di
uno
studio
scientifico
da
noi
richiesto
da
cui
è
emerso
che,
la
rete
derivante
se
usata
correttamente
non
crea
danni''.
La
relazione
quindi
prevede
di
non
vietare
l'uso
delle
spadare
fino
a
2,5
km,
a
condizione
di
dare
un
giro
di
vite
ai
controlli
a
terra
e in
mare,
e di
introdurre
il
principio
di
regionalizzazione
(del
resto
previsto
dalla
nuova
riforma
ndr)
in
base
al
quale
ogni
area
fissa
le
regole
adattate
alle
proprie
esigenze.
Bisognerà
ora
attendere
il
parere
della
commissione
affari
costituzionali
richiesto
dalla
commissione
pesca,
e
nell'attesa
resta
in
vigore
la
normativa
attuale.
(ANSA).
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