BRUXELLES - Via libera dai 28
Stati membri all'Albania come nuovo Paese candidato. "Congratulazioni per lo
status di candidato, concordato dai ministri", ha annunciato il commissario
europeo all'allargamento, Stefan Fule, via Twitter.
"Riconosciuti sforzi nelle
riforme, incoraggiamento per le nuove", ha spiegato. L'ok dei 28 arriva però
con una lunga lista di condizioni. Sei mesi dopo il 'rinvio' imposto nel
vertice di dicembre da un gruppo di cinque paesi (Francia, Germania,
Danimarca, Olanda e Gran Bretagna), nel Consiglio Affari Generali di oggi a
Lussemburgo è arrivato il sì unanime ma nelle conclusioni è stato messo nero
su bianco che "il Consiglio sottolinea che l'Albania deve agire con
decisione" per la riforma dell'amministrazione pubblica, del sistema
giudiziario, per la lotta contro il crimine organizzato e la corruzione, per
la protezione dei diritti umani e le politiche anti-discriminazione, per i
diritti delle minoranze e mettere concretamente il rispetto dei diritti di
proprietà.
Le conclusioni si dilungano
anche sui punti più problematici della lotta alla corruzione e alla mafie,
indicando tra l'altro che l'Albania si deve impegnare a lottare contro
"l'uso di documenti falsi, il riciclaggio di denaro, la coltivazione di
droga ed il traffico di esseri umani". "Il Consiglio - è scritto ancora nel
testo - si aspetta anche che l'Albania intensifichi il suo sostegno per una
pronta riduzione della pressione migratoria sulla Ue", tra l'altro anche
"risolvendo la questione delle richieste infondate di asilo presentate da
cittadini albanesi".
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