Ogni anno ogni cittadino
europeo produce oltre 500 chili di rifiuti urbani, di cui un terzo finisce
direttamente in discarica. Mentre alcuni Stati membri gestiscono in maniera
produttiva queste risorse ricorrendo al riciclaggio o al compostaggio di
circa il 60% dei rifiuti urbani, altri Stati membri non sono altrettanto
virtuosi.
Oggi il Commissario per
l’Ambiente Janez Potočnik partecipa a un importante seminario a Bruxelles
volto a sostenere gli Stati membri che segnano ritardi nella gestione
sostenibile dei rifiuti. L’obiettivo è di contribuire a ottimizzare le
politiche nazionali di gestione dei rifiuti con tabelle di marcia
personalizzate e raccomandazioni pratiche incentrate su un’efficace
applicazione della legislazione UE in materia.
Sono intervenute al seminario
la Bulgaria, la Repubblica ceca, l’Estonia, la Grecia, l’Italia, la
Lituania, la Lettonia, la Polonia, la Romania e la Slovacchia.
L’agenzia europea
dell’ambiente (AEA) ha inoltre pubblicato un’analisi approfondita dei
traguardi raggiunti negli ultimi decenni nel quadro delle politiche di
gestione dei rifiuti dell’UE.Janez Potočnik, Commissario per l’Ambiente, ha
dichiarato: “Numerosi Stati membri ricorrono ancora troppo allo
smaltimento nelle discariche nonostante il nostro impegno a favore di
un’Europa più efficiente sotto il profilo delle risorse. L’interramento dei
rifiuti comporta un ingente spreco di materiali di grande valore.
Un’occasione mancata per creare nuovi posti di lavoro, far crescere la
nostra economia e ridurre gli impatti dei rifiuti sulla salute umana. Nel
contesto economico attuale dobbiamo trovare soluzioni che ci consentano di
migliorare la gestione dei rifiuti e di sfruttarli per creare occupazione
alleviando la pressione sulle risorse naturali.”Nonostante i progressi
significativi raggiunti in tutta l’UE nella gestione dei rifiuti e
nell’applicazione della legislazione in materia, in molti Stati membri, per
non dire in tutti, è necessario andare oltre.Le tabelle di marcia
evidenziano la necessità di usare strumenti economici per migliorare la
gestione dei rifiuti urbani, ad esempio con tasse e divieti relativi allo
smaltimento in discarica e all’incenerimento, sistemi di responsabilità del
produttore e incentivi per la prevenzione, il riutilizzo e il riciclaggio
dei rifiuti (ad es. sistemi che adottano il principio del “paghi quanto
butti”).
Le tabelle di marcia
raccomandano inoltre di puntare sul miglioramento del monitoraggio e delle
statistiche, sull’incremento del tasso di raccolta differenziata, su una
migliore governance, sull’aggiornamento delle strategie di gestione dei
rifiuti e su misure volte a una maggiore sensibilizzazione dei cittadini.Nei
documenti si indica inoltre che gli investimenti futuri nella gestione dei
rifiuti dovrebbero dare priorità alla prevenzione, al riutilizzo, al
riciclaggio e al compostaggio, ossia le opzioni più accreditate nella
gerarchia dei rifiuti stabilita nel quadro della direttiva quadro sui
rifiuti.
La raccomandazione fa eco al
quadro finanziario pluriennale (QFP) 2014—2020, che introduce condizioni ex
ante nel contesto dei fondi strutturali dell’UE in base a cui i progetti da
finanziare devono essere in linea con la gerarchia dei rifiuti e aiutare gli
Stati membri a rispettare gli obiettivi giuridicamente vincolanti dell’UE,
come l’obiettivo di un tasso di riciclaggio del 50% per i rifiuti urbani.
Prossime tappe: La Commissione
intende organizzare ulteriori seminari sulla gestione dei rifiuti
urbani negli Stati membri, in cooperazione con l’agenzia europea
dell’ambiente. I piani nazionali di gestione dei rifiuti e i programmi per
la prevenzione dei rifiuti, che gli Stati membri devono portare a termine e
trasmettere alla Commissione entro dicembre 2013, saranno oggetto di analisi
approfondite.
È stato inoltre avviato un
processo di riesame che riguarderà gli obiettivi giuridicamente vincolanti
da raggiungere entro la fine del 2014 e previsti dalla legislazione sui
rifiuti dell’UE. Il riesame si potrà tradurre in proposte volte al
consolidamento degli obiettivi già stabiliti al fine di migliorare
l’efficienza delle risorse.ContestoNell’agosto 2012 la Commissione ha
presentato un quadro comparativo dei risultati degli Stati membri nella
gestione dei rifiuti urbani.
Le sfide maggiori sono
rappresentate da un eccessivo ricorso allo smaltimento in discarica (fino al
95%), tassi di riciclaggio bassi (inferiori al 20%) dovuti a regimi di
raccolta differenziata lacunosi e alla mancanza di infrastrutture, nonché da
incentivi alla prevenzione, al riutilizzo e al riciclaggio insufficienti.
Gli Stati membri più virtuosi
in questi ambiti, ossia l’Austria, il Belgio, la Danimarca, la Germania,
i Paesi Bassi e la Svezia, dispongono di solidi regimi di raccolta dei
rifiuti, smaltiscono in discarica meno del 5% dei rifiuti e sfruttano
appieno le potenzialità degli strumenti economici per incentivare una
gestione dei rifiuti efficiente. Tuttavia c’è ancora un margine di
miglioramento anche negli Stati membri in cui tassi elevati di incenerimento
rischiano di ostacolare lo sviluppo di alternative migliori nella gestione
dei rifiuti, come il riutilizzo e il riciclaggio.
La direttiva quadro sui rifiuti
stabilisce una gerarchia dei rifiuti dando priorità alla prevenzione, al
riutilizzo e al riciclaggio rispetto all’incenerimento con recupero
energetico e ricorrendo allo smaltimento in discarica o all’incenerimento
senza recupero energetico solo in ultima istanza.
Secondo uno studio recente
della Commissione, una piena attuazione della legislazione UE sui rifiuti
consentirebbe di risparmiare 72 miliardi di euro l’anno, incrementando di
42 miliardi di euro il fatturato annuo del settore che gestisce i rifiuti e
del settore del riciclaggio e creando oltre 400 000 posti di lavoro entro il
2020.
Il seminario in oggetto si
svolge nel quadro di un’iniziativa più ampia a favore di una corretta
applicazione delle disposizioni in materia. Dopo la pubblicazione del quadro
comparativo nell’agosto 2012, la Commissione ha svolto seminari bilaterali
nell’ultimo trimestre 2012 al fine di farsi un’idea più chiara della
situazione in ciascuno dei dieci Stati membri e al fine di elaborare tabelle
di marcia nazionali che contengano opzioni specifiche per il miglioramento
della gestione dei rifiuti.
Per ulteriori informazioni:
Tabelle di marcia specifiche
per paese:
http://ec.europa.eu/environment/waste/framework/support_implementation.htm
Sito della Commissione sulla
gestione dei rifiuti:
http://ec.europa.eu/environment/waste/index.htm
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