BRUXELLES
- Diventa operativo uno degli strumenti individuati dall'Ue per dare un
concreto sostegno alla lotta alla disoccupazione, soprattutto a quella
giovanile. A partire da agosto i Paesi membri dell'Ue potranno infatti
contare su sei miliardi di euro della Banca europea per gli investimenti
(Bei) per promuovere l'occupazione giovanile, a cui potrebbero aggiungersi
altri 12 miliardi di euro tra il 2014 e il 2015.
''I fondi della Bei arriveranno sei mesi prima di quelli Ue, consentendo
agli Stati membri di avviare i rispettivi programmi nazionali e regionali'',
ha spiegato il presidente della Banca, Werner Hoyer. Le risorse della Bei
rientrano nel programma ''Lavoro per i giovani - Investire nelle
competenze'' e si pongono l'obiettivo di contrastare l'aumento della
disoccupazione giovanile in Europa, concentrandosi su due assi prioritari.
Da un lato, si mira a fornire un migliore accesso ai finanziamenti da parte
delle Pmi legandolo all'assunzione dei giovani nelle imprese. Dall'altro, la
Bei intende facilitare l'occupazione giovanile investendo nella formazione e
nella ricerca, ma anche in prestiti agli studenti e in programmi di
mobilita'.
Il prossimo autunno la Banca potrebbe approvare altri 12 miliardi di euro
per l'occupazione giovanile, di cui sei da utilizzare nel 2014 e altri sei
nel 2015. I finanziamenti potrebbero arrivare complessivamente a 25-30
miliardi di euro grazie all'effetto leva e ad altri programmi finanziati
dalle autorita' nazionali ed europee.
L'iniziativa della Bei si
aggiunge a affianca a quella che partira' da gennaio con il piano
'garanzia per i giovani' licenziato dall'ultimo vertice europeo e che
potra' contare, nel biennio 2014-2015, su fondi Ue per sei miliardi di euro.
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