BRUXELLES - Vacanze fai-da-te
acquistate da operatori Internet piu' tutelate grazie alla riforma della
direttiva Ue del 1990: un pacchetto di norme che pensa ai diritti dei
consumatori nell'era digitale e punta a salvaguardare 120 milioni di
persone. Un'iniziativa che non entrera' in vigore prima del prossimo anno,
ma che tuttavia, nel frattempo, ha la funzione di ''campanello d'allarme''
proprio per chi in questi giorni progetta le proprie ferie.
''Mentre cresce il numero delle prenotazioni delle vacanze personalizzate
acquistate da uno o piu' operatori on-line non aumenta la tutela del
consumatore nel caso qualcosa vada storto'', spiega il vicepresidente della
commissione Ue Viviane Reding, che oggi ha illustrato la proposta. Secondo i
dati diffusi, per il 23% di persone che compra ancora il pacchetto vacanza
tradizionale (coperto dalla direttiva del 1990), ce n'e' almeno un altro 23%
che si rivolge a uno o piu' operatori on-line per una formula
personalizzata.
''Quest'ultimi - evidenzia Reding - sono pero' inconsapevoli di non godere
di alcuna copertura''. Un recente sondaggio evidenzia infatti come circa il
67% dei cittadini comunitari ''sia erroneamente convinto'' di godere di
piena protezione dei propri diritti pur ricorrendo a tali formule. Le nuove
regole puntano ora a fare chiarezza, assicurando ai vacanzieri i diritti
fondamentali, migliori prezzi, la possibilita' di presentare reclami e di
cancellare il proprio viaggio senza costi, nel caso di eventi straordinari,
come ad esempio un'inondazione o una guerra civile.
|