STRASBURGO - Durante la
crisi i ''privilegi'' dei funzionari Ue sono stati uno degli argomenti
principali per attaccare Bruxelles: con i sacrifici chiesti ai cittadini
europei non era possibile che gli ''eurocrati'' mantenessero intatti i
propri vantaggi. Dopo il giro di vite approvato oggi dell'Europarlamento,
gli euroscettici avranno senz'altro un motivo in meno per scagliarsi contro
l'Unione europea. Congelamento dei salari per due anni, incremento delle ore
lavorative, limiti agli scatti di carriera, aumento di tre anni dell'eta'
pensionabile e riduzione delle assunzioni: queste in sintesi le misure
varate dall'Aula di Strasburgo.
Secondo i calcoli della Commissione europea, il nuovo
statuto dei circa 55 mila funzionari Ue permettera' risparmi diretti di 2,7
miliardi di euro entro il 2020, a cui si aggiungono potenzialmente 1,5
miliardi di euro per effetto dell'aumento delle ore lavorative (passate da
37,5 a 40 a settimana, senza retribuzione aggiuntiva). ''E' stato
raggiunto l'obiettivo principale della riforma, ovvero quello di conciliare
necessarie misure di austerita' con la prerogativa di mantenere una funzione
pubblica di alta qualita''', ha commentato l'eurodeputato del Pdl
Raffaelle Baldassarre, relatore sul pacchetto di riforme per il gruppo Ppe.
''Questi risparmi vanno ben oltre quelli prospettati dalla proposta
originale della Commissione e quelli richiesti dal Consiglio europeo'', ha
aggiunto il parlamentare.
Lo statuto approvato prevede una riduzione del 5% delle assunzioni delle
istituzioni europee fino al 2017, pari a circa 2.500 posti di lavoro. I
salari dei funzionari resteranno congelati nel 2013 e nel 2014 e l'eta'
pensionabile passera' da 63 a 66 anni, mentre quella prepensionabile da 55 a
58 anni. E' stata inoltre inserita una clausola di revisione dell'eta'
pensionabile che, alla luce di un rapporto della Commissione presentato ogni
cinque anni, obblighera' a tener conto delle misure assunte negli Stati
membri e delle aspettative di vita.
I tagli approvati da Strasburgo prevedono anche una riduzione dei giorni di
congedo. Se prima un funzionario poteva avere a disposizione fino a 6 giorni
all'anno (determinati su base chilometrica) per rientrare nel proprio Paese
d'origine, da oggi si arrivera' a un massimo di 2,5 giorni.
Novita' anche per quanto riguarda gli scatti di carriera. I gradi superiori
saranno accessibili soltanto tramite concorso interno, mentre sono stati
previsti meccanismi di retrocessione di grado automatica e persino di
licenziamento dopo una serie di valutazioni negative. ''L'obiettivo e'
premiare chi merita e punire chi non raggiunge risultati positivi, lo scatto
all'interno dello stesso grado e le misure disciplinari dipenderanno dal
rapporto di valutazione annuale delle prestazioni lavorative'', ha spiegato
Baldassarre.
Infine, il metodo di calcolo per l'adeguamento annuale dello stipendio sara'
basato sulle evoluzioni salariali in undici Paesi membri (a differenza degli
otto presi in considerazione sinora) e una clausola prevede la fluttuazione
massima (al netto dell'inflazione) fra i limiti di +2% e -2%.
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