BRUXELLES
- I servizi di pubblico impiego sono fondamentali per far funzionare la 'garanzia
per i giovani' che trovera' loro impiego entro quattro mesi dalla fine
degli studi, per questo la Commissione propone oggi di creare una rete di
uffici di collocamento nazionali, per organizzarli meglio e renderli
piu' efficienti nella gestione delle offerte ai giovani.
In base alla proposta ogni
Stato nominera' un membro che siedera' nel 'board' della rete Ue di servizi
all'impiego, che dovrebbe essere attiva gia' dal 2014 con l'ok degli stati.
''I servizi di pubblico
impiego devono giocare un ruolo cruciale nell'aiutare 26 milioni di
disoccupati in Europa a trovare un lavoro, percio' la Commissione vuole
che collaborino per massimizzare l'efficienza, imparando molto l'uno
dall'altro'', ha detto il commissario all'occupazione Lazlo Andor.
Andor sa bene che in molti Paesi, Italia compresa, i servizi all'occupazione
non funzionano: ''Nelle raccomandazioni ai Paesi abbiamo chiesto a Italia,
Spagna, Francia, Ungheria, Lituania, Romania e Repubblica Ceca di agire con
urgenza per rendere efficienti i propri servizi'', ha spiegato il
commissario, convinto che uffici di collocamento funzionanti possano
intercettare la domanda e l'offerta di lavoro e far funzionare la 'garanzia
dei giovani'.
Perche' nonostante l'elevata
disoccupazione, ci sono ancora 1,7 milioni di posizioni vacanti in Europa.
La cooperazione tra servizi nazionali potra' anche ''facilitare la
realizzazione dei progetti per l'occupazione finanziati dal fondo sociale
Ue''. La Commissione spera che le 'best practice' europee aiutino gli Stati
piu' deboli sul fronte dei servizi di orientamento per chi cerca un lavoro.
Ad esempio, ricorda il commissario, dall'esempio austriaco e' nata la
'garanzia dei giovani', fiore all'occhiello del Paese che la Ue ha deciso di
fare sua.
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