Dopo lunghi negoziati, le tre
istituzioni europee (Commissione, Parlamento e Consiglio) hanno finalmente raggiunto
un accordo sulle nuove regole per migliorare la gestione dell’area Schengen.
Sotto questo nuovo accordo, l’agenzia Frontex condurrà periodicamente
un’analisi oggettiva per verificare la corretta applicazione delle regole.
Nel caso in cui ripetuti errori dovessero mettere in pericolo la sicurezza
dell’area Schengen, la Commissione potrà ripristinare, come ultima risorsa,
controlli di confine per un periodo di tempo limitato.
Inoltre, saranno applicate le
stesse regole sia nei paesi Schengen sia nei paesi candidati Schengen,
ponendo quindi fine agli attuali doppi standard riscontrabili in Romania e
in Bulgaria. La Commissione europea potrà anche verificare la
presenza di eventuali irregolarità nei controlli dei confini
esterni e di quelli interni.
Ioan Enciu,
negoziatore S&D per Schengen, ha detto: “L’accordo raggiunto con il
Consiglio è lontano dalla perfezione, ma costituisce un grande risultato per
Schengen e per la libertà di movimento. Schengen è passato da un sistema
basato sulla cooperazione intergovernativa ad un sistema veramente
europeo, con la Commissione che ne assicurerà il buon funzionamento
e con il controllo democratico del Parlamento europeo”.
Sylvie Guillaume,
vicepresidente S&D, ha aggiunto: “Questa decisione sarà utile a
prevenire la reintroduzione dei controlli di frontiera per scopi politici,
come fatto da Sarkozy e Berlusconi nel 2011. Questo tipo di opportunismo
politico manda messaggi sbagliati ed è un peccato aver perso un anno in
battaglie legali con il Consiglio. Sosteniamo con decisione questo accordo,
perché è fondamentale per la libertà di movimento dei nostri
cittadini“.
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il
nuovo pacchetto legislativo su Schengen.
la nuova gestione
dello
spazio di libera circolazione
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