BRUXELLES - In tutta Europa
c'è un esercito di giovani tirocinanti alle prese con esperienze sottopagate
e di scarsa qualità: l'Ue è decisa a mettere fine a una situazione aggravata
dalla crisi economica, rendendo gli stage davvero formativi e in grado di
aumentare le possibilità di trovare un posto di lavoro. ''I tirocini
sono essenziali per migliorare le opportunità dei giovani e facilitare il
passaggio dalla scuola al mondo del lavoro: è inaccettabile che oggi alcuni
tirocinanti siano sfruttati lavorando gratuitamente o a basso costo'',
ha affermato il commissario per l'Occupazione e gli affari sociali, Laszlo
Andor.
La Commissione europea, che non ha competenze dirette sul mercato del
lavoro, ha proposto ai Paesi membri di varare una serie di norme comuni
per migliorare la qualità degli stage nell'Ue. L'obiettivo è aumentare
la trasparenza sulle condizioni del tirocinio, prevedendo ad esempio
l'obbligatorietà di un contratto scritto. Il contratto dovrebbe definire
chiaramente i contenuti di apprendimento e le condizioni di lavoro, fra cui
gli orari, la copertura sociale e la presenza di eventuali indennità.
Una recente indagine Eurobarometro ha rivelato che uno stage su tre in
Europa è di qualità ''scadente'' e che, in molti casi, i tirocinanti sono
utilizzati dai datori di lavoro per sostituire veri e propri posti di
lavoro. Lo scorso luglio circa duecento stagisti si erano radunati davanti
al Parlamento europeo a Bruxelles per protestare contro le condizioni di
lavoro dei tirocini e chiedere un intervento alle istituzioni Ue. I giovani
lamentavano posizioni mal retribuite o con contenuto di basso livello,
lavoro gratuito, mancata valorizzazione, ma più di tutto descrivevano
l'incertezza del domani.
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