La
crisi economica con cui dobbiamo fare i conti ogni giorno, ha colpito in
particolar modo i giovani in cerca di lavoro. Basta guardare i dati Eurostat
di gennaio 2013 per rendersi conto del quadro sconcertante che l'Europa e
l'Italia devono fronteggiare.
Nello specifico il tasso di
disoccupazione giovanile nell'UE è del 23,6%, ossia 7,5 milioni di giovani
europei, di età compresa tra i 15 e i 24 anni, sono disoccupati e al di
fuori di ogni ciclo di istruzione e formazione. Effetto della crisi? Non
solo, visto che il numero di giovani europei disoccupati è più del doppio di
quello delle altre fasce di età. Il fenomeno assume proporzioni ancora più
allarmanti se si guarda all'Italia, dove il tasso di disoccupazione
giovanile registrato arriva al 38,7%, uno dei dati peggiori in Europa.
Per affrontare questi livelli
elevati ed inaccettabili di disoccupazione giovanile, la Commissione ha
adottato il 5 dicembre 2012 il pacchetto per l'occupazione giovanile.
Si tratta di interventi mirati
per offrire maggiori garanzie per i giovani: incentivi alle start-up,
semplificazione del passaggio da scuola a lavoro, creazione di un'alleanza
europea per l'apprendistato e infine riduzione degli ostacoli alla mobilità
giovanile.
Gli interventi si concentrano
sui giovani disoccupati che hanno completato il ciclo di istruzione o di
formazione e che vivono nelle regioni dell'Unione con un tasso di
disoccupazione giovanile nel 2012 superiore al 25%. In altre parole, a
beneficiarne saranno quei giovani, inclusi gli italiani, maggiormente
colpiti dagli effetti della crisi economica. Che il problema sia sentito con
forza lo dimostra anche la decisione dei leader europei di raddoppiare i
fondi disponibili.
In occasione del summit
europeo di febbraio che ha fissato il budget Ue per il periodo 2014-2020, si
è deciso infatti di portare i fondi anti-disoccupazione giovanile da 3 a 6
miliardi. Il "raddoppio" sarà assicurato in ugual misura da una linea di
bilancio specifica per l'occupazione giovanile e dal Fondo sociale europeo.
In questo modo verranno raggiungi due risultati: dare immeditata operatività
a questa iniziativa e, allo stesso tempo, alleviare le difficoltà di
bilancio degli Stati membri, che saranno chiamati a integrare solo il
contributo del Fondo sociale europeo.
Francesco Laera
Rappresentanza a Milano
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