BRUXELLES
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Cresce
l'area
coltivata
a
grano
duro
e
scende
quella
destinata
al
grano
tenero
nell'Ue.
Stando
alle
previsioni
a
breve
termine
di
Bruxelles,
basate
sui
primi
dati
provenienti
dagli
Stati
membri,
gli
ettari
coltivati
a
grano
duro
per
il
2015-2016
nel
complesso
nell'Ue
dovrebbero
aumentare
del
3,5%
e in
Italia
del
3%,
in
particolare
grazie
al
sostegno
accoppiato
volontario
e a
prezzi
più
alti
al
momento
della
semina.
Anche
per
la
Francia
è
prevista
una
salita
importante
(+8%)
dei
terreni
dedicati
al
grano
duro.
In
crescita
a
livello
Ue
anche
gli
ettari
destinati
alla
coltivazione
di
orzo
(1,5%).
Complici
le
condizioni
climatiche
positive,
cioè
un
inverno
mite
e
l'assenza
di
grandi
gelate,
le
prime
previsioni
per
il
raccolto
2015-16
in
Europa
mostrano
in
generale
un
buon
livello
di
produzione
di
cereali,
per
oltre
300
milioni
di
tonnellate
complessive.
L'annata
2014-2015
è
stata
da
record,
segnando
un
aumento
del
14%
della
produzione
rispetto
alla
media
e
del
7%
rispetto
a
quella
2013-2014,
che
si
traduce
in
23
milioni
di
tonnellate
in
più
di
cereali
prodotti
rispetto
al
2013
e di
50
milioni
di
tonnellate
in
più
rispetto
al
2012.
A
segnare
una
crescita
a
livello
europeo
in
particolare
mais
(+15%)
e
sorgo
(+14%),
mentre
è
scesa
la
produzione
del
grano
duro
(-4,2%),
il
livello
più
basso
dal
1997
(7,6
milioni
di
tonnellate),
nonostante
l'aumento
di
produzione
segnato
in
Italia
(+3,7%).
Grazie
ai
buoni
raccolti,
l'import
di
cereali
dall'Ue
nel
2015-2016
dovrebbe
ridursi
di
un
terzo
a
vantaggio
dell'export,
per
cui
si
stima
una
crescita
del
2%. |