BRUXELLES
- La
Commissione
europea
ha
il
26
maggio
approvato
su
proposta
del
responsabile
dell'agricoltura
europea,
Phil
Hogan,
24
nuovi
programmi
comunitari
di
sviluppo
rurale
per
il
periodo
2014-2020,
di
cui
cinque
sono
italiani.
Si
tratta
del
programma
nazionale
per
la
Rete
si
sviluppo
rurale
e di
quelli
relativi
alla
Provincia
autonoma
di
Bolzano
e
delle
Regioni
Emilia
Romagna,
Toscana
e
Veneto.
Gli
Stati
membri
interessati
alla
decisione
presa
oggi
dalla
Commissione
europea
sono,
oltre
all'Italia,
Bulgaria,
Croazia,
Repubblica
Ceca,
Germania,
Irlanda,
Romania,
Spagna,
Svezia
e
Regno
Unito.
Per
questi
programmi
l'Ue
mette
a
disposizione
un
finanziamento
pari
a 27
miliardi
di
euro
del
bilancio
europeo,
a
cui
si
aggiungono
ulteriori
fondi
pubblici
a
livello
nazionale,
regionale
e
privato.
Per
l'Italia,
in
particolare,
la
Commissione
europea
ha
approvato
finanziamenti
Ue
pari
a
59,7
milioni
di
euro
per
la
Rete
nazionale
di
sviluppo
rurale;
di
158
milioni
per
il
programma
della
Provincia
autonoma
di
Bolzano;
di
513
milioni
per
quello
della
Regione
Emilia
Romagna;
di
414,7
milioni
per
il
programma
della
Toscana
e di
510,7
per
quello
del
Veneto.
Tra
le
azioni
prioritarie
approvate
c'è
l'ammodernamento
delle
aziende
agricole,
il
sostegno
ai
giovani
agricoltori,
la
gestione
sostenibile
del
territorio
e il
miglioramento
delle
infrastrutture
a
banda
larga.
Secondo
la
valutazione
dell'Esecutivo
Ue,
i
programmi
di
sviluppo
rurale
adottati
oggi
sono
tenuti
a
''creare
più
di
40mila
posti
di
lavoro
nelle
zone
rurali
e
circa
700mila
posti
di
formazione",
per
favorire
l'innovazione,
il
trasferimento
delle
conoscenze,
pratiche
agricole
più
sostenibili
e
imprese
rurali
più
forti.
''Uno
dei
grandi
punti
di
forza
del
nostro
concetto
di
sviluppo
rurale
- ha
commentato
il
commissario
alla
Pac
Hogan
- è
che
abbiamo
priorità
fondamentali,
ma
spetta
a
ciascuno
Stato
membro
o
Regione
progettare
un
programma
adatto
alle
proprie
sfide
e
opportunità''.
I
programmi
approvati
oggi
- ha
proseguito
-
''offrono
finanziamenti
per
una
serie
di
progetti
dinamici
e
quasi
tutti
sosterranno
progetti
di
innovazione
nell'ambito
del
partenariato
europeo
per
l'innovazione''.
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