Il
Comitato
Tecnico
Scientifico
di
«Qualità
Sicilia»
ha
approvato
infatti
il
disciplinare
di
produzione
del
«Pane
Nero
di
Sicilia».
Il
provvedimento
tanto
atteso,
soprattutto
dai
panificatori
castelvetranesi,
è
stato
supportato
dalla
Confederazione
italiana
agricoltori,
attraverso
Maurizio
Lunetta
della
stessa
Cia
che
ha
seguito
tutto
l’iter.
Soddisfazione
esprime
il
responsabile
della
Cia
di
Castelvetrano
Paolo
Calcara
per
l’accoglimento
di
una
proposta:
«Partita
da
alcuni
produttori,
che
era
stata
fatta
proprio
dalla
Cia»,
spiega.
Le
aziende
che
aderiranno
al
disciplinare,
aggiunge
lo
stesso
Calcara,
«potranno
accedere
ai
contributi
a
fondo
perduto
della
Regione
per
le
spese
di
promozione
e
valorizzazione
del
pane
nero,
comprese
le
spese
per
la
partecipazione
a
fiere
nazionali
ed
internazionali».
Si
tratta
quindi
di
un
investimento
anche
d’immagine
e di
qualità
certificata
del
prodotto
castelvetranese e
una
opportunità
per
le
aziende
che
vorranno
cimentarsi
con
i
mercati
nazionali
ed
esteri.
Per
dare
una
garanzia
certa
e
certificata,
dovranno
essere
monitorate
l’origine,
la
varietà
di
frumento,
gli
ingredienti,
le
fasi
di
produzione,
la
cottura
le
caratteristiche
del
prodotto
finito,
il
confezionamento,
l’etichettatura
e
infine
l’identificazione
e
rintracciabilità.
Si
parla
di
pesatura
delle
farine
di
grano
duro
integrale
che
si
dovrà
usare
all’80
per
cento,
e
farina
di
grano
«tumminia»,
nella
misura
del
20
per
cento.
http://trapani.gds.it/2015/02/09/arriva-il-marchio-di-qualita-per-il-pane-nero-di-castelvetrano_309535/
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