La
Commissione
europea ha
approvato
una lettera
di rettifica
al bilancio
Ue 2015 in
cui chiede
al Consiglio
e al
Parlamento
europeo "di
stralciare
448,5
milioni di
euro dal
bilancio
agricolo per
la gestione
della PAC
2015", per
ridare
ossigeno ad
altre
politiche
europee che
mancano di
finanziamenti.
Lo ha
annunciato
l'Esecutivo
Ue,
precisando
che le
misure
d'urgenza
conseguenti
l'embargo
russo,
"stimate a
344 milioni
di euro,
dovranno
ricadere
sulla
riserva di
crisi
agricola"
autofinanziata
dagli stessi
produttori.
"Sottrarre
risorse agli
agricoltori -
commenta
Paolo De
Castro,
coordinatore
per il
Gruppo dei
Socialisti e
Democratici
della
Commissione
Agricoltura
e sviluppo
rurale del
Parlamento
europeo - per
ridare
ossigeno
alle altre
politiche
europee è
una pratica
inaccettabile,
che non
tiene conto
del valore
strategico
che il
settore ha
nel panorama
economico
comunitario".
"Si
tratta di
una
decisione
pesante che
va a
sommarsi
alla
mancanza di
1 miliardo
di euro
necessario a
far fronte
ai pagamenti
dei fondi
strutturali
per lo
sviluppo
rurale -
prosegue De
Castro - prelevare
gli aiuti ai
produttori
colpiti
dall'embargo
russo dalla
riserva di
crisi
autofinanziata
dagli stessi
agricoltori
è una beffa
insostenibile
per un
settore che
sta pagando
duramente
una crisi
che non ha
originato.
Mi auguro
che la nuova
Commissione
sia
maggiormente
consapevole
del ruolo
economico
dell'agroalimentare
europeo e
che il nuovo
Commissario
Hogan
difenda le
sue
prerogative
nel bilancio
PAC".
"È un
dovere
politico -
conclude De
Castro - dotarci
di strumenti
efficaci per
contrastare
situazioni
di emergenza
che oggi,
purtroppo,
rappresentano
più la norma
che
l'eccezione.
Una gestione
del bilancio
dell'Unione
più
flessibile e
ponderata
con
revisioni e
aggiornamenti
periodici
potrebbe
essere un
buon punto
di partenza
per
adempiere a
questo
dovere".
Per
ulteriori
informazioni
http://www.freshplaza.it/article/68657/La-Commissione-UE-taglia-il-bilancio-agricolo
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