In
un
momento
di
crisi
per
il
crollo
delle
produzioni
causata
dal
maltempo
le
difficoltà
nell'acquisto
di
olio
extra
vergine
di
oliva
si
combattono
facendo
cultura
di
prodotto:
ne è
convinta
l'azienda
Intini,
produttrice
pugliese
di
Alberobello
che
ha
lanciato
'Non
è
tutto
olio
quello
che
luccica',
una
campagna
per
promuovere
la
giusta
conoscenza
dell'olio
extravergine
di
qualità,
sfatando
i
più
comuni
pregiudizi
che
riguardano
la
produzione,
ma
anche
le
caratteristiche
e la
riconoscibilità
di
un
extravergine
di
qualità.
''L'unica
arma
che
il
consumatore
ha
per
difendersi
dalle
frodi
-
spiega
Pietro
Intini,
titolare
dell'azienda
- è
la
conoscenza.
Obiettivo
di
noi
appassionati
e
tecnici
è
educare.
Solo
così
potremo
rivoluzionare
veramente
un
settore
ora
più
che
mai
in
crisi''.
'L'antica
spremitura
a
presse
non
produce
un
extravergine
di
qualità';
'non
è il
territorio
di
provenienza
a
rendere
un
olio
migliore
ma
il
frantoio';
'un
olio
non
filtrato
non
è un
olio
puro';
'se
al
palato
un
olio
è
piccante
e
amaro
vuol
dire
che
è di
qualità,
perché
ricco
di
antinfiammatori
e
antiossidanti';
'un
olio
verde
e
intenso
non
sempre
è
migliore
di
un
olio
giallo
chiaro,
e
viceversa'.
La
campagna
si
sviluppa
in
cinque
visual
differenti
di
una
'scheda
delle
verità',
arricchita
da
brevi
spiegazioni
come
quella
riguardante
il
colore
che,
si
legge,
''non
è un
parametro
di
qualità
di
un
olio
extravergine''. |