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ROMA
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Imprenditori
oleari
a
difesa
della
qualità
dell'olio.
È
l'impegno
assunto
da
Assitol
e
Federolio,
le
due
associazione
rappresentative
del
settore,
per
garantire
i
consumatori
italiani
e
stranieri.
Come
ogni
anno,
le
aziende
del
commercio
e
dell'industria
olearia
assorbiranno
tutta
la
produzione
olivicola
nazionale
commercializzata,
tanto
più
in
un
anno
in
cui
la
produzione
nazionale
è
attesa
in
calo
del
35%,
ma
per
poter
arrivare
a
soddisfare
il
fabbisogno
totale
del
nostro
Paese,
pari
a 1
milione
di
tonnellate,
le
aziende
avranno
la
necessità
di
importare
oltre
600mila
tonnellate
di
olio,
da
aggiungere
alle
circa
300mila
che
potranno
dare
quest'anno
gli
oliveti
italiani.
In
questo
contesto,
Assitol
e
Federolio
"assicurano
il
pieno
impegno
dei
propri
soci
nella
selezione
degli
oli
qualitativamente
migliori".
"Il
tutto
-
aggiungono
le
due
associazioni
- in
piena
trasparenza
e
corretta
informazione
del
consumatore:
sarà
possibile
verificare
agevolmente
l'origine
del
prodotto,
indicata
sull'etichetta
e, a
breve,
finalmente
evidenziata
sulla
parte
frontale
per
tutto
ciò
che
sarà
imbottigliato
dopo
il
13
dicembre,
quando
inizieranno
ad
applicarsi
le
nuove
norme
comunitarie
sull'etichettatura
degli
oli
d'oliva".
A
sostegno
della
qualità
e
della
trasparenza,
Assitol
e
Federolio
"auspicano
inoltre
una
stretta
collaborazione
con
le
Istituzioni
perché
sia
possibile
approvvigionarsi
in
maniera
trasparente
delle
quantità
necessarie
a
coprire
il
fabbisogno
nazionale
e
estero.
Con
l'obiettivo
di
contrastare
gli
operatori
disonesti,
ci
auguriamo
che
i
controlli
siano
stringenti
su
tutti
gli
anelli
della
filiera". |