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Svelato il 'segreto' della
pesca noce: un team di ricercatori italiani del Cra, del Parco
Tecnologico Padano di Lodi e dell'Università Statale di Milano, ha
identificato il gene responsabile della perdita della caratteristica
peluria del frutto.
La scoperta, pubblicata su
Plos One, permetterà di distinguere con assoluta certezza una pesca da
una pesca noce o nettarina, grazie all'analisi del Dna, mentre fino ad
ora bisognava attendere la fase di fruttificazione dell'albero.
Il gene in questione, denominato PpeMYB25, appartiene alla famiglia MYB,
che riunisce diversi fattori di trascrizione, ossia geni capaci di
attivare specifiche vie metaboliche e funzioni nelle cellule. In questo
caso il PpeMYB25 controlla la formazione sul frutto dei tricomi,
strutture filiformi che creano la peluria nei vegetali. "Grazie a questa
scoperta - spiega Ignazio Verde del Cra Centro di Ricerca per la
Frutticoltura di Roma - potremo ora selezionare a uno stadio molto
precoce le piante di pesco senza mai perdere di vista il carattere
nettarina, rendendo più efficiente il processo di selezione varietale".
L'Italia, con 1,3 milioni di tonnellate l'anno, è il
secondo produttore mondiale di nettarine, alle spalle della Cina.
Particolarmente apprezzate grazie alla loro buccia liscia e
lucente, queste pesche hanno negli anni acquisito importanti fette di
mercato ed oggi rappresentano il 30% di quello italiano che vale 600
milioni di euro.
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Europa &
Mediterraneo |
06/03/2014 |
Notiziario settimanale di
Euromed Carrefour Sicilia -
Autorizzazione Tribunale di Palermo n. 26 del 20/21.10.1998 |
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