Il ministro dell'Agricoltura Maurizio
Martina riflette sul ruolo del Made in Italy nel rilancio del Paese e,
in un'intervista a l'Unità, lancia l'idea "di un marchio unico
dell'agroalimentare italiano" da presentare all'Expo'. "Il Made in
Italy - sottolinea il ministro - è una delle chiavi per riposizionare il
Paese usando al meglio il nostro 'soft power'".
Martina pone l'accento sul ruolo che l'agroalimentare ha nell'economia:
"lo considero - insiste il ministro - uno dei pilastri della
ricostruzione del Paese: da solo vale il 17% del Pil".
Riflette anche sulle potenzialità che
l'agricoltura offre ai giovani: "occorre mettere a punto un piano
di azione per promuovere l'occupazione e l'impresa giovanile nel
settore". "In primis - continua il ministro dell'Agricoltura - dobbiamo
irrobustire il 'tasso 0' previsto nel collegato per i mutui che
finanziano investimenti fino ad 1,5 milioni di euro in progetti
d'impresa".
Martina rinnova anche il suo impegno contro l'eccessiva burocrazia e per
una semplificazione del sistema degli Enti. Ma, sottolinea il ministro,
"la vera sfida sarà mettere a punto un progetto strategico per
l'agricoltura dei prossimi anni; dall'applicazione della nuova Pac ad
un'idea di agricoltura moderna che prova a superare alcune impasse".
Il ministro riflette anche sulla necessità di farsi trovare pronti
sull'e-commerce del food: "se l'Italia non farà subito una
riflessione su questo tema e deciderà un asse strategico - avverte
Martina - verrà inesorabilmente scavalcata"
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