Il batterio è stato recentemente trovato
all'interno dell'UE. In particolare il ceppo della Xylella fastidiosa
identificato in Italia, a Lecce, attacca in particolare gli alberi di
olivo.
Tra i sintomi mostrati dalle piante
infette, si riscontra la secchezza delle foglie e dei rami, fino ad
arrivare rapidamente alla morte stessa della pianta.
La coltivazione delle olive è diffusa in tutto il Mediterraneo ed è
importante per l'economia della zona, oltre ad essere una parte del
patrimonio ambientale del territorio. L'Italia è il secondo produttore
di olive dell'UE, dopo la Spagna. La coltivazione si estende per circa 1
milione e 700 mila ettari di cui l'80% si trova al sud Italia e la
Puglia, con 370 mila ettari, è la regione con le coltivazioni più
estese.
Gli insetti vettore sono responsabili per la diffusione del batterio,
mentre lo spostamento delle piante infette, comporta un'ulteriore
diffusione dell'infezione.
Particolari condizioni per
l'importazione e lo spostamento di particolari piante che potrebbero
ospitare il batterio, sono tra le misure previste per fronteggiarne la
diffusione, insieme ad una tempestiva identificazione e alla sua pronta
estirpazione. Le ultime misure prevedono anche l'obbligo di notificare
tempestivamente ogni possibile focolaio di infezione, analisi annuali
ufficiali, le delimitazione delle aree infette, l'analisi e il
monitoraggio, oltre alla rimozione e distruzione delle piante infette.
Queste misure vanno a sostituire quelle provvisorie adottate nel
febbraio 2014. |