Il Ministero delle politiche
agricole alimentari e forestali comunica che il Ministro
Maurizio Martina ha incontrato, il 27 maggio, gli Assessori
all’Agricoltura delle Regioni italiane, per definire
l’attuazione nel nostro Paese della Politica agricola comune
2014-2020, che vale 52 miliardi di euro.
A seguito della riunione è
stato raggiunto un accordo sul testo base del Ministero,
assumendo le modifiche unitarie proposte dalle Regioni, che
hanno portato alla definizione dell’intesa complessiva sul
nuovo sistema di pagamenti diretti. Le scelte sono state
fatte, nonostante la riduzione delle risorse rispetto alla
precedente programmazione 2007-2013, privilegiando un
criterio di equità, rispettando l’equilibrio territoriale,
sintetizzando le numerose istanze provenienti dai diversi
settori e rafforzando gli ambiti strategici dell’agricoltura
italiana.
Le principali
decisioni assunte hanno riguardato:
- la ripartizione
degli aiuti accoppiati, per
i quali è stata fissata una quota all’11%, pari a oltre 426
milioni di euro, lasciando il 4% delle risorse al pagamento
di base. I settori sui quali sono state concentrate le
risorse sono: zootecnia da carne e da latte, piano proteico
e seminativi (riso, barbabietola e pomodoro da industria),
olivicoltura;
- per incentivare il
lavoro giovanile,
è prevista la maggiorazione degli aiuti diretti nella misura
del 25% per i primi 5 anni di attività per le aziende
condotte da under 40, assicurando il livello massimo di
plafond disponibile che ammonta a circa 80 milioni di euro;
-
i soggetti beneficiari
della Pac, con
allargamento della “black list” ed esclusione dai contributi
delle banche, società finanziarie, assicurative e
immobiliari;
- si è deciso di applicare
una riduzione del 50% dei
pagamenti diretti
sulla parte eccedente
i 150.000 euro del pagamento di base e del 100% per la parte
eccedente i 500.000 euro. In tale ambito è stato valorizzato
al massimo il lavoro in quanto dal taglio saranno esclusi i
costi relativi alla manodopera, salari stipendi, contributi
versati a qualsiasi titolo per l’esercizio dell’attività
agricola;
- la definizione della
figura dell’agricoltore attivo;
-
la convergenza,
dove si è scelto di
considerare l’Italia come Regione unica;
- le misure di sostegno per
le aree
svantaggiate e di
montagna, per le quali è stata individuata una
diversificazione delle condizioni per essere considerati
agricoltori attivi e un premio differenziato per il latte di
montagna;
Si è deciso, inoltre, di intervenire in maniera integrata
con altri strumenti quali i programmi di sviluppo rurale e
l’OCM ortofrutta attivando una misura a favore del pomodoro
da industria e una misura in favore della meccanizzazione
nelle aree rurali.
È stato anche stabilito che
nel 2016 verranno effettuate verifiche sull’operatività e
sull’attuazione delle nuove misure, alla luce anche delle
scelte che verranno compiute dagli altri partner europei.