BRUXELLES, 20 MAG - I giovani agricoltori
italiani, grazie alle misure di mercato previste dalla nuova Politica
agricola comune "riceveranno un contributo di 78 milioni di euro
l'anno. Ma questo non basta", spiega il ministro per le politiche
agricole e alimentari, Maurizio Martina. "E' necessario ritornare al
regime del 2001 che prevedeva la possibilità per lo Stato di concedere
aiuti ai giovani produttori per l'acquisto di terreni da destinare alla
produzione agricola".
Al termine del Consiglio dei ministri
dell'agricoltura dell'Ue, Martina appare comunque "soddisfatto" per
avere posto sul tavolo Ue il problema della partecipazione giovanile nel
settore agricolo e la necessità di aiutare i giovani agricoltori a
inserirsi nel mondo produttivo. "Certo siamo solo all'inizio del
confronto - dice Martina - dobbiamo ancora lavorare sulla questione, in
quanto la reazione del commissario europeo all'agricoltura Dacian
Ciolos alla nostra proposta é stata prudente".
La decisione sulla concessione di aiuti
di Stato é di esclusiva competenza della Commissione europea. Ma il
ministro resta "fiducioso per avere costruito con questa iniziativa un
bel fronte di Paesi che sostengono l'Italia e che può essere
ulteriormente rafforzare".
Per venire in aiuto ai giovani "ci sono
ancora molte difficoltà che dobbiamo risolvere, come per esempio
l'accesso al credito. Ma - conclude Martina - se vogliamo investire sul
futuro dell'agricoltura europea e rimanere competitivi sui mercati,
dobbiamo anche innovare il settore attraverso nuova forza lavoro" |