ROMA,
- Migliorare la qualità del cibo che si produce, senza pensare solo alla
quantità, analizzando nel dettaglio la
domanda e calibrando l'offerta sulle
reali esigenze nutritive delle diverse popolazioni, in modo da
soddisfare le esigenze delle persone sia nei luoghi in cui c'è carenza
di cibo, sia dove si registrano eccessi di sprechi. È questo il parere
degli esperti internazionali del mondo agricolo, sanitario e industriale
che
sono intervenuti al convegno
''How can agricolture and nutrition
work better together?''
organizzato oggi dalla
Global alliance for improved nutrition
nella sede romana
del
World food programme
(Wfp).
''Il primo punto su cui intervenire - ha detto Marc Van
Ameringen, direttore esecutivo di Gain -
ruota intorno al
mercato. Le persone vogliono consumare
cibi nutritivi, gli agricoltori vogliono produrre cibi nutritivi, ma non
c'è domanda. Dobbiamo costruire la consapevolezza, e fornire l'offerta,
creando così una dieta sana ed
economicamente accessibile per il maggior numero possibile di persone''.
Migliorare la qualità del cibo, ha osservato Van Ameringen, passa dalla
ricerca, su cui occorre investire ''per capire dove è meglio
intervenire, ad esempio inserendo i nutrienti nei terreni con i
fertilizzanti, o agendo alla fine del processo produttivo con l'aggiunta
di vitamine e minerali in alimenti come la farina, in modo che siano
consumati nel pane''.
Altro nodo centrale, ha aggiunto, è ''cambiare l'intero modo in cui
guardiamo alla nutrizione'', anche dal punto di vista delle istituzioni,
poiché ''la nutrizione è in capo ai ministeri dell'Ambiente e il cibo a
quelli dell'Agricoltura, ma la nutrizione deriva essenzialmente dal
cibo''.
Dello stesso avviso Martin Bloem, esperto di nutrizione del Wfp.
''L'intero sistema dell'alimentazione è rotto e dobbiamo ricostruirlo da
una prospettiva globale guardando alla sostenibilità, perché senza non
c'è futuro, con un lavoro congiunto del settore sanitario, agricolo e
industriale'', ha dichiarato. ''Occorre creare un gruppo di lavoro
composto da persone che ricoprono posizioni apicali in agenzie
governative, società scientifiche e agenzie Onu, che operino insieme per
armonizzare questa materia''. |