L'agricoltura
va in controtendenza: in uno scenario di calo dello 0,1% del Pil nel
primo trimestre dell'anno, il comparto agricolo si mette in evidenza con
un aumento del valore aggiunto del 2,2% rispetto all'ultimo trimestre
2013 e dello 0,2% sul pari periodo dello scorso anno.
E' l'Istat a fotografare lo stato di grazia del settore, che continua
sul trend positivo peraltro già registrato nel 2013 quando aveva chiuso
l'anno con un aumento del valore aggiunto dello 0,3%. E dall'Istat
arrivano segnali di ripresa sul piano dei consumi alimentari, depressi
da diverso tempo e calati addirittura del 12% rispetto al periodo
ante-crisi. Nel primo trimestre 2014 la spesa delle famiglie residenti
segna un lieve aumento, pari allo 0,1% rispetto al trimestre precedente.
L'ultimo incremento era stato registrato nel quarto trimestre del 2010.
In termini tendenziali, invece, il dato risulta ancora negativo (-0,6%).
Del resto è proprio l'alimentare - come rileva ancora l'Istat - a
trainare la ripresa della produzione industriale ad aprile, con un balzo
record del 5,8 per cento rispetto allo scorso anno e del 2,8 per cento
rispetto al mese precedente. Sul rialzo pesa anche la Pasqua che
quest'anno è caduta ad aprile, mentre lo scorso anno era in calendario a
fine marzo. Come sottolinea l'Aiipa Associazione Italiana Industrie
Prodotti Alimentari (Aiipa), nell'ambito dei consumi finali, tengono i
cibi italiani di uso quotidiano (dalle confetture ai sottaceti), con un
fatturato di 14 miliardi nel 2013 (+2% contro il -3% dell'intero
comparto alimentare). Risultati sopra la media per gli integratori (+3%)
e prodotti come caffè, snack e soprattutto il miele (la cui crescita è a
doppia cifra). Calano invece i succhi e i prodotti per l'infanzia (-6%),
come pure i surgelati (-3,5%), piatti pronti in testa.(ANSA). |