Dalla
'green economy' si aprono
opportunità per oltre centomila posti di lavoro nelle campagne.
E' quanto emerge dal Dossier
"Lavorare e vivere green in Italia"
elaborato in occasione della Giornata
mondiale dell'ambiente proclamata dall'Onu e presentato al Nelson
Mandela Forum di Firenze, dove è stato allestito l'Open Space
"Lavorare con la green economy".
Dall'agri-arredatore che costruisce nelle
case muri verticali ricoperte di verde, fiori e peperoncini,
all'agri-gelataio che prepara gelati al Brunello di Montalcino o
all'extravergine da accompagnare alla bruschetta, fino al wedding
planner green che pianifica matrimoni nel verde e il bioingegnere che
combatte le frane con le piante.
"Una testimonianza del profondo
processo di rinnovamento green in atto nelle campagne - osserva
Coldiretti - è confermato dal fatto che quasi un'impresa agricola
italiana su tre è nata negli ultimi dieci anni. Nell'agricoltura
italiana il 6,9 per cento dei titolari di impresa ha meno di 35 anni ed
è alla guida di 54.480 aziende. Di queste circa il 70 per cento opera in
attività multifunzionali: dall'agriturismo alle fattorie didattiche,
alla vendita diretta dei prodotti tipici, fino alla produzione dei
cosmetici naturali. "Venute meno le garanzie del posto fisso che
caratterizzavano le occupazioni tradizionali - osserva Coldiretti - sono
emerse tutte le criticità di lavori che in molti considerano ripetitivi
e poco gratificanti rispetto al lavoro in campagna".
Secondo un sondaggio Coldiretti-Ixè, tra
i desideri nascosti degli italiani ci sarebbe proprio quello di tornare
a vivere in campagna (il 32,7 per cento). Un interesse che riguarda
anche i giovani under 35, che nel 46 per cento dei casi cambierebbero
l'impiego attuale per diventare imprenditore agricolo se avessero la
possibilità di acquisire un terreno. I giovani, infine, sono anche
interessati ad attività come vendemmia e raccolta frutta: il 68% -
secondo Coldiretti - è pronto a mettersi a disposizione. (ANSA). |