Semplificazione, razionalizzazione e competitività del settore agricolo
Il
Consiglio dei Ministri n. 47 del 31 gennaio 2014 è intervenuto
a favore del comparto agroalimentare con nuove disposizioni per il
sostegno al Made in Italy, la semplificazione, la competitività
e la riorganizzazione del settore, attraverso l’approvazione di un
collegato alla legge di stabilità 2014.
I PUNTI
PRINCIPALI DEL PROVVEDIMENTO
Sostegno al Made in Italy
Tra le principali novità introdotte c’è la creazione di un marchio per
il Made in Italy agroalimentare, che contribuirà a rendere più semplice
per i consumatori di tutto il mondo il riconoscimento dei prodotti
autenticamente italiani. Il marchio sarà privato, facoltativo e in linea
con la normativa europea e potrà dare un decisivo contributo alla lotta
alla contraffazione e all’Italian sounding, che producono un danno
all’export italiano di circa 60 miliardi di euro. Con lo stesso
provvedimento si istituisce un credito di imposta per le aziende che
investano in infrastrutture logistiche e distributive all’estero per i
prodotti italiani. L’obiettivo è colmare uno dei principali gap che
frena le esportazioni del Made in Italy, ovvero l’assenza di forti
piattaforme distributive italiane fuori dai confini nazionali.
Semplificazione
Sul fronte della semplificazione si interviene sui controlli, attraverso
un rafforzamento del coordinamento delle attività degli organi di
vigilanza, il divieto della duplicazione degli accertamenti e
l’interscambio di dati informatici tra gli organi stessi. Con queste
misure si garantisce l’efficacia del controllo, aumentando il numero di
aziende che verranno controllate, evitando sovrapposizioni e andando
incontro alle esigenze produttive delle imprese. Grazie alle norme del
collegato sarà possibile aprire un’attività agricola in tempi più
rapidi, considerato che il termine per il silenzio assenso per i
procedimenti amministrativi è stato tagliato di due terzi, passando da
180 a 60 giorni, con una piccola rivoluzione per le start up agricole.
Sono previste anche ulteriori diposizioni di abbattimento del carico
burocratico per specifiche esigenze delle aziende agricole e per il
settore biologico.
Competitività
Al fine di aumentare la competitività del comparto agroalimentare
italiano nel suo complesso sono fissati interventi di sostegno su vari
fronti. Per il ricambio generazionale e l’imprenditoria giovanile si
completa l’intervento iniziato con il decreto “Destinazione Italia” di
dicembre 2013. L’obiettivo è sostenere le piccole e micro imprese
condotte da under 40 attraverso mutui agevolati che consentano
investimenti nella produzione, trasformazione e commercializzazione dei
prodotti agricoli, alleviando i problemi di accesso al credito. Sono
previsti finanziamenti per l’innovazione tecnologica nel settore
primario, sostegno all’agricoltura sociale e ai prodotti a filiera
corta, oltre all’allineamento dell’ordinamento nazionale agli
orientamenti comunitari in materia di gestione del rischio in
agricoltura e di regolazione dei mercati. In particolare per il sostegno
al reddito degli agricoltori, si dovranno recepire gli strumenti
previsti dalla Politica agricola comune 2014-2020 quali i fondi di
mutualità e lo strumento per la stabilizzazione dei redditi.
Riorganizzazione degli enti
vigilati
In linea con gli obiettivi di razionalizzazione della spesa pubblica e
di spending review, si prevede una delega al Governo per la
riorganizzazione degli enti vigilati dal Ministero delle politiche
agricole alimentari e forestali. Il riordino risponderà a criteri di
efficienza, di valorizzazione delle professionalità e prevede la
destinazione del 50% dei risparmi di spesa generati per il finanziamento
di politiche a favore del settore agroalimentare.
In particolare si prevede la riorganizzazione dell’Agenzia per le
erogazioni in agricoltura (AGEA), anche attraverso possibilità di
concentrare delle attività sul Ministero delle politiche agricole
alimentari e forestali; la razionalizzazione del Consiglio per la
ricerca e sperimentazione in agricoltura (CRA), che assorbirà anche le
funzioni dell’Istituto nazionale di economia agraria (INEA) che viene
soppresso; il potenziamento dell’Istituto di servizi per il mercato
agricolo alimentare, ISMEA, al quale vengono demandate le funzioni di
ISA s.p.a, che viene soppressa. Con l’obiettivo ulteriore di
razionalizzare la normativa in materia agroalimentare e pesca, il
collegato contiene una disposizione che delega il Governo ad adottare
decreti per aggiornare la normativa, abrogando quella obsoleta,
organizzando le disposizioni per settori omogenei o per materie,
coordinando le norme e risolvendo eventuali incongruenze e antinomie.
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