Per
promuovere i prodotti agricoli nell’Unione europea
e nei paesi terzi, la Commissione europea ha approvato 20 programmi,
per lo più di durata triennale, con una dotazione finanziaria
complessiva di 46,5 milioni di euro, di cui 23,3 milioni a carico
dell’UE.
I programmi selezionati coprono varie
categorie di prodotti, come i prodotti di qualità (DOP, IGP e STG),
i prodotti biologici, gli ortofrutticoli, il vino, il latte e i
prodotti lattiero-caseari, i fiori, gli ortofrutticoli trasformati,
cereali e riso trasformati, l’etichettatura delle uova, nonché le
combinazioni di diverse categorie di prodotti. Le regioni e i paesi
terzi interessati sono: America del Nord, Russia, Cina, Medio
Oriente, Asia sudorientale, India, America latina, Norvegia,
Azerbaigian, Bielorussia e Turchia.
Contesto
I 20 programmi selezionati — 12 riguardanti il mercato interno e 8 i
paesi terzi — sono stati scelti fra 33 progetti presentati entro il
30 novembre 2013 nel quadro del regime di informazione e di
promozione, come prima serie di programmi presentati per il 2014.
Conformemente alle norme in vigore
(regolamento n. 3/2008 del Consiglio), l’UE può cofinanziare azioni
di informazione e di promozione dei prodotti agricoli sul proprio
mercato interno e nei paesi terzi, con una dotazione finanziaria di
circa 60 milioni di euro l’anno.
Con il recente accordo politico sulle
nuove norme in materia di promozione dei prodotti, l’ammontare della
dotazione finanziaria salirà a 200 milioni di euro entro il
2020, anche se il nuovo sistema sarà in vigore soltanto a partire
dal 2016.
Le azioni finanziate possono
consistere in pubbliche relazioni o campagne pubblicitarie e
promozionali sui pregi dei prodotti dell’Unione, soprattutto in
termini di qualità, igiene e sicurezza alimentare, nutrizione,
etichettatura, benessere degli animali o metodi di produzione
rispettosi dell’ambiente.
Vi rientrano inoltre la
partecipazione a eventi e fiere, le campagne di informazione sul
sistema europeo delle denominazioni di origine protette (DOP), delle
indicazioni geografiche protette (IGP) e delle specialità
tradizionali garantite (STG), le informazioni sui sistemi europei di
qualità, etichettatura e agricoltura biologica e le campagne di
informazione sul sistema dei vini di qualità prodotti in regioni
determinate (VQPRD).
L’UE finanzia fino al 50% dei
costi, percentuale che può arrivare fino al 60% per i programmi che
promuovono il consumo di frutta e verdura tra i bambini o per le
azioni di informazione sul consumo responsabile di alcolici e sui
pericoli derivanti dall’abuso di alcol.
Il resto è a carico delle
organizzazioni professionali o intersettoriali che propongono le
iniziative e, in alcuni casi, anche degli Stati membri interessati.
Per poter partecipare, le organizzazioni professionali interessate
possono presentare due volte l’anno le proprie proposte agli Stati
membri che trasmettono quindi alla Commissione l’elenco dei
programmi prescelti e una copia di ciascun programma. I programmi
proposti sono successivamente valutati dalla Commissione che ne
stabilisce l’ammissibilità.