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ROMA -
Via
libera
ai 52
miliardi
di euro
della
Pac da
investire
per il
rilancio
dell'agroalimentare
nazionale
nei
prossimi
7 anni,
puntando
innanzitutto
sui
giovani
e sui
veri
agricoltori.
L'Italia
oggi ha
comunicato
a
Bruxelles
le
scelte
nazionali
relative
all'applicazione
della
riforma
della
nuova
Pac fino
al 2020,
entro il
termine
stabilito
del 1
agosto.
''Abbiamo
fatto
scelte
non
banali -
afferma
il
ministro
Maurizio
Martina
- come
destinare
80
milioni
di euro
l'anno
alle
imprese
agricole
condotte
da
giovani,
con la
maggiorazione
del 25%
degli
aiuti
diretti
per 5
anni''.
''Così
come
abbiamo
deciso -
sottolinea
Martina
in una
nota -
che non
percepiranno
più
aiuti
soggetti
come
banche,
assicurazioni,
società
immobiliari
e
finanziarie''.
Il
ministro
sottolinea
inoltre
che
''non è
la Pac
che
avremmo
voluto,
ma
abbiamo
lavorato
intensamente
in
questi
mesi con
le
Regioni
per
trovare
una
sintesi
delle
esigenze
particolari
dei vari
territori;
ora i
nostri
imprenditori
agricoli
hanno un
anno per
adeguarsi
alla
riforma
in vista
della
prima
domanda
unica
che sarà
nel
2015''.
Nel
documento,
che ha
avuto
ieri
sera il
via
libera
del Cdm,
è stata
anche
autorizzata
la
ripartizione
degli
aiuti
destinati
al
sostegno
accoppiato,
per una
dotazione
annua
di circa
426
milioni
di euro.
Tali
risorse
saranno
concentrate
in tre
settori,
spiega
il
ministero:
zootecnia
da carne
e da
latte
con
oltre
210
milioni
di euro
l'anno,
seminativi
con
circa
146
milioni
di euro
l'anno,
di cui
circa 95
milioni
per il
piano
proteico
e il
grano
duro e
olivicoltura,
alla
quale
sono
destinati
70
milioni
di euro
l'anno.
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Europa &
Mediterraneo |
1/08/2014 -
fonte ANSA |
Notiziario settimanale di
Euromed Carrefour Sicilia -
Autorizzazione Tribunale di Palermo n. 26 del 20/21.10.1998 |
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