CONDIZIONALITÀ: UN NUOVO RAPPORTO TRA
AGRICOLTURA, AMBIENTE E SOCIETÀ
La condizionalità
rappresenta una delle principali novità introdotte a seguito della
riforma della Politica agricola comune approvata nel 2003. Essa
coinvolge tutti gli agricoltori che dal 1° gennaio 2005 intendono
beneficiare dei finanziamenti messi a disposizione dall'Unione
Europea attraverso la stessa Pac
(28 Maggio 2005 TN 21 Anno
3)
di C. S.
La condizionalità rappresenta una delle principali novità
introdotte a seguito della riforma della Politica agricola comune
(Pac) approvata nel 2003. Essa coinvolge tutti gli agricoltori che
dal 1° gennaio 2005 intendono beneficiare dei finanziamenti messi a
disposizione dall'Unione Europea attraverso la stessa Pac.
A
partire da tale data infatti tutti gli agricoltori sono tenuti ad
assicurare il rispetto di una serie di impegni di corretta gestione
agronomica dei terreni, salvaguardia dell’ambiente, salute pubblica
e degli animali, benessere animale. La non conformità a tali impegni
comporta l’attivazione di un meccanismo di riduzione dell'insieme
dei pagamenti diretti a cui ciascun agricoltore avrebbe
diritto.
Il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali
(Mipaf) ha redatto un manuale strutturato in tre parti:
Una prima
parte introduttiva, che individua chi è tenuto a rispettare gli
impegni relativi ai Criteri di Gestione Obbligatori (Cgo) e a
mantenere i terreni in Buone Condizioni Agronomiche e Ambientali
(Bcaa) e su quali superfici si applicano i Cgo e le Bcaa.
La
seconda parte è dedicata alla descrizione minuziosa sia degli atti
che delle norme suddivise per campi di condizionalità. Ognuno di
questi capitoli, relativi ai singoli atti e norme, è suddiviso in
sottoparagrafi riguardanti: lo scopo della norma, a chi sono dirette
le misure, cosa deve fare l'agricoltore e infine, cosa sarà oggetto
del controllo. In ultimo è presente una tabella riepilogativa che
individua gli indici di verifica utilizzati e la descrizione delle
singole violazioni, con successiva penalizzazione prevista.
L'ultima parte del manuale è dedicata invece a degli esempi
pratici di applicazione dei controlli su aziende con diverso
indirizzo produttivo e ubicazione.
Cos'è la
condizionalità
Il processo di riforma della Pac, a partire da
Agenda 2000, si sta caratterizzando per un progressivo rafforzamento
dell'integrazione degli obiettivi ambientali nel quadro delle
politiche di mercato e per lo sviluppo rurale.
Un ruolo sempre
più rilevante viene riservato al principio dell'inquinatore-pagatore
- uno dei principi cardine della politica ambientale dell'Unione
Europea - secondo cui i responsabili del deterioramento delle
risorse naturali sono tenuti ad accollarsi i costi dei danni
provocati.
La correlata definizione di opportuni standard
(livelli di riferimento) di qualità ambientale socialmente
accettabili assume una importanza strategica nel perseguimento di
obiettivi di politica ambientale.
Inoltre, questo processo di
integrazione sta avvenendo, tanto all'interno del primo pilastro
della Pac (politiche di mercato), quanto del secondo pilastro
(sviluppo rurale).
A partire dalla fine degli anni novanta, si è
proposto un meccanismo in base al quale i beneficiari di pagamenti
diretti devono assicurare il rispetto di alcuni requisiti in materia
di protezione ambientale, benessere degli animali e sanità pubblica.
L'inosservanza di tali requisiti (livelli di riferimento) dovrebbe
convertirsi in una riduzione del sostegno ad essi garantito.
Si
è creato, quindi, il cosiddetto sostegno condizionato o
condizionalità (anche cross compliance) che subordina la concessione
di pagamenti diretti al rispetto di particolari disposizioni
normative.
Sul fronte delle misure di sviluppo rurale,
invece, si è ritenuto di dover fornire sostegno finanziario agli
agricoltori che partecipano ad un particolare gruppo di interventi,
solo a condizione che questi rispettino dei requisiti minimi o che
si impegnino a produrre sforzi aggiuntivi, adottando comportamenti
che vadano oltre ciò che viene ritenuto "buono" e "normale", allo
scopo di fornire alla collettività particolari esternalità positive.
Sul fronte del sistema sanzionatorio connesso alle violazioni
della condizionalità, si rileva che questo, oltre ad essere
impostato sui requisiti fissati dal reg. 796/04, dovrebbe tenere
conto anche della necessità che le infrazioni siano chiaramente
individuabili in base ad indicatori oggettivi e che, per quanto
possibile, le sanzioni conseguenti siano proporzionate alle
infrazioni rilevate.
La riforma Fischler ripropone anche il tema
della consulenza all’impresa quale strumento per l’attuazione degli
obiettivi di politica agricola. È prevista, infatti, l'istituzione
di un sistema volontario di consulenza agli agricoltori sulla
conduzione della terra e dell'azienda che "come minimo" si occupi
dei CGO e delle BCAA, oggetto della condizionalità.
Il sistema
di consulenza sarà oggetto di una misura di sviluppo rurale che ha
come obiettivo il "Rispetto delle norme", ovvero il fine di
sostenere gli agricoltori nel processo di adeguamento alle norme
della legislazione comunitaria in materia di ambiente, sanità
pubblica, salute delle piante e degli animali, sicurezza sul lavoro.
Tale misura prevede due modalità di intervento (un sostegno
temporaneo a copertura parziale dei costi sostenuti e delle perdite
di reddito derivanti dall’applicazione di norme rigorose; un
sostegno per la copertura parziale dei costi dei servizi di
consulenza aziendale).
In Italia i servizi alle imprese agricole
sono di competenza delle regioni da più di 15 anni e sono una realtà
operativa articolata e complessa, sia in termini di strutture, che
di offerta di assistenza.
E', quindi, auspicabile che
l'introduzione di questo strumento avvenga nell’ambito dei servizi
regionali esistenti, senza l'attivazione di un sistema ad hoc, che
concorrerebbe ad aumentare la confusione dei ruoli e la duplicazione
delle funzioni. In un'ottica di programmazione complessiva della
materia, si pone anche il problema delle modalità di erogazione
dell'aiuto.
Fonte: Mipaf
File collegati:
• Manuale Mipaf
di C. S.